martedì 4 gennaio 2011

il coniglio nero e la tenda rossa

Musica - kele - everithing you wanted (ascolta)
Fotografia - gp -  A100 f 5.6 t 1/80 - A100 f 5.6 t 1/50



ovunque. Parti e decidi di prendere l'aria in faccia di luoghi che non conosci. Così sono partito. Prima, un salto molto alto per portare la tenda via con me. Non voleva, o sembrava non volere. certe volte non bisogna lasciare scelte, soprattutto a chi scelte non ne vuole fare.
Sospeso in aria per quei pochi istanti per liberarla e portarla con me ho pensato ad una cosa. Alle lacrime di vetro che verserò prima o poi. Magari di felicità. In una giornata calda, in una stanza semibuia per ripararsi dal sole con la luce che taglia in diagonale le pareti.
Poi sono sceso con la tenda tra le zampe e i tra i denti. Mi sono sentito bene.
E adesso?
Adesso si ride. Mentre si viaggia verso ovest. Abbiamo incrociato un gruppo di motociclisti che con un cenno rapido ci hanno salutato e augurato buon viaggio. Mi piace viaggiare leggero senza direzione e la nostra è... il Messico. Senza direzione verso le americhe. Messico, dico, e la tenda mi guarda strano sorridendomi perchè non crede che arriveremo mai, ma sa e me l'ha detto che ci arriveremo. Non credere ma sapere. Sembra un ossimoro, ma sono pur sempre un coniglio che si è innamorato di una tenda. Rossa.
Ho lasciato dietro di me un appartamento nuovo, una discreta compagnia, qualche bel tramonto, molti ricordi. Ho portato con me...una tenda rossa. L'ho già detto mi piace viaggiare leggero.