Musica - umberto tozzi - stella stai (ascolta mentre guardi)(vuol dire che se clicchi sul link si apre un'altra scheda)
Fotografia - google
Succede spesso che tagliando l'erba intraveda una cavalletta. Mi è capitato una sola volta di vederne una marrone. Solitamente sono verdi e piuttosto piccole. Questa era lunga, magra e marrone. Mi fermo, do un calcio all'erba vicina e queste con un bel slancio elegante se ne vanno. Io, continuo a tagliare. Voglio risparmiarle. Già ce l'hanno tutti con con queste cavallette fin da piccoli, per colpa di quella storia della formica egoista che non condivideva le sue scorte di cibo. Vabbeh era la cicala ma il senso è quello.. Io da sempre (dassempre) bastian contrario per inclinazione le ho in simpatia. E le faccio spostare per non tranciarle assieme all'erba.
Questa marrone ha invece una storia in parte uguale e un parte differente. La allontano una volta e me me la ritrovo a mezzo metro. La scaccio una seconda. Certo era bella. Più che bella, unica. Relativamente a quelle che che avevo visto fino ad allora.
Fa caldo e sudo parecchio. Gli occhiali sono impiastricciati di erba e sudore e polvere. Continuo a tagliare col casino del decespugliatore da sottofondo ai pensieri. E' ancora lì e credo che le scelte di ognuno sono strane. Ma scelte. Se una cavalletta decide di essere marrone e di fregarsene del casino per stare sull'erba più alta beh...vvrreeeeemmm... via erba cavalletta e tutto. Non so come stia. Spero bene, ma
finito il tempo. un nuovo giorno. nuova notte
buona
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