domenica 21 novembre 2010

dieci a mezzanotte

Musica - blonde redhead - love or prison (ascolta mentre leggi)
Fotografia - mc - canon 450D f/8 1/60 sec



Chiudi la bocca. Chiudi la bocca. Chiudi la bocca. Chiudi la bocca. Chiudi la bocca. Chiudi la bocca. Dentro lo scheletro di una balena. Giallo, dal tempo. Si cammina a fatica, con il busto piegato in avanti e qualche libellula che si leva al passaggio. Prurito alle spalle fino all'attaccatura del collo collegato al pallone aerostatico chiamato differenza-dai-primati. Pallone colorato a strisce: giallo-arancio-rosso-viola-indaco-nero-nero-nero-verde-azzurro-nero. Bene. Bi e enne e.
Note sollevate dal pentagramma. Che leggere! Nate lì, su spazi bianchi, alcune tagliate da fili neri che le sospendono lungo strade grige, in giornate azzurre, col sole rosso della sera che fa vibrare l'aria su asfalti bruni strisciati di bianco.
Il ritmo, quello della pioggia; il suono, quello di chi russa piano la mattina. Il naso, chiuso. Le labbra, pure. Mentre rido e guardo nell'ombra.. naso, ciglia, piccolo orecchio, guancia incollata al cuscino, fronte appoggiata alla spalla. Vedo, da vicino, la distanza che separa l'idea del russare dalla realtà del russare. Piano. Non dà più di tanto fastidio. Un leggero sorriso nel vedere il respiro che le muove la pancia con un tempo regolare. Il rumore grattato del russare tipico da raffreddore. Un gatto che fa le fusa.

Finito il tempo. un nuovo giorno. nuova notte.
buona   

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