venerdì 30 aprile 2010

Vitaliano Trevisan - Grotteschi Arabeschi
























Parto dal titolo: io lo cambierei in "Arabeschi Grotteschi". Perchè? Da "Lo Zingarelli": Arabesco 1 Decorazione tipica dell'arte islamica a motivi rigorosamente stilizzati disposti sul pian, con valore puramente lineare e grafico. 3 (est.) Insieme di linee capricciose, bizzarre e intricate. Grottesco Di ciò che è ridicolo per stranezza, bizzarria, deformità o goffaggine.
L'idea di un arabesco grottesco, a mio parere descrive meglio questi racconti dello scrittore veneto. Racconti monologhi di personaggi stilizzati e vicende deformi. Ben scritto, con forza. Non mi convince del tutto l'originalità delle storie che si viene delineando ascoltando il protagonista parlare. In almeno due casi, l'attore alle prese con una pubblica e malcelata critica del suo regista e il marito che tratteggia la sua oramai finita storia matrimoniale, vogliono creare un ribaltamento delle aspettative del lettore, senza riuscirci fino in fondo. Molto profonde invece le considerazioni e le analisi spietate di cui i protagonisti ci rendono partecipi. Riescono nel difficile compito di far ridere e riflettere amaramente sulle più varie situazioni della quotidianità. Ne va dato merito, ampio, allo scrittore. Azzeccata la copertina con le due foto del neonato sospeso nel vuoto mentre due mani li stanno per aspettare ( o forse lo hanno appena lanciato...).
Promosso quindi con riserva di legger un suo romanzo dove forse si possono gustare appieno il suo stile e una analisi più ampia dei personaggi.

Quella sua idea che la bellezza andasse castigata

...o piuttosto quel lezzo di lavanda e di mughetto e di violetta, che tanti bravi cristiani spargevano nell'aria recandosi a messa, mia sorella e la sua famiglia tra questi, comportamento che non deve sorprendere in questa parte di mondo, anche i maiali hanno imparato da tempo a farsi il segno della croce.

Tu devi andartene, dissi alla giovane attrice guardandola negli occhi, non pensare di andartene, ma andartene senza pensare. Il pensiero di andarsene è uno dei pensieri più statici che esistano, un pensiero pericoloso, paralizzante,...

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