venerdì 10 settembre 2010

dieci a mezzanotte

Musica - jet link - up to my neck.. (ascolta mentre leggi)
Fotografia 1 - gp - uban, wien
Fotografia 2 - gp - egon schiele sul letto di morte




guardate le due foto. hanno quasi 100 anni di differenza. notate niente? guardate meglio. qualcosa di differente c'è. provo a dirlo. dove cazzo va tutta quella gente. dove guarda. perchè ha fretta. cosa pensano? cent'anni fa anche sul letto di morte avevamo un'espressione. si poteva scorgere un po' di empatia. prova a girare a piedi per la città. tuttalpiù ti vedono, ma non uno che guardi. per che poi? per correre, andare, fare. cosa? molto probabilmente niente.
"...sto cercando di dire che de il meglio della vita deve essere andare a farsi l'aperitivo in centro alle sei, con la macchina figa nel posto figo, oppure la domenica allo stadio, in alternativa alla passeggiata in centro oppure ogni tanto al bar o al cinema...beh ecco diciamo che mi sono davvero rotto i coglioni". 
Questo era Accorsi di Santamaradona. forse svela dove sta andando o cosa sta per fare tutta quella gente della prima foto. l'espressione di questo morto dice qualcos'altro. che ad esempio non bisogna sempre fare andare are are are...ma anche starsene da soli con la musica la pittura le foglie i gatti le nuvole il letto l'acqua il grano le monete il trapano lo stuzzicadenti o quel cazzo che volete. anche senza pensare. ma stare. con calma. con la cognizione del fatto che si è e si sta. razionali e romantici. non all'affannata ricerca del niente. non so che cos'ho detto però l'ho detto.




finito il tempo. un nuovo giorno. nuova notte.
buona

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