martedì 21 dicembre 2010

il coniglio nero e la tenda rossa

Fotografia - gp - DSLR-A100 f 4/5 t1/125
Musica - slut - if I had a heart (ascolta mentre leggi o dopo se vuoi)


In questo periodo è caotico persino andare a pagare una bolletta. Figurarsi fare un trasloco. Però poi ti tocca e a me... è toccato. Mi son trasferito. ieri. e prendi questo e prendi quello, non dimenticare nulla, anche se sai che dimenticherai qualcosa -che poi è bello dimenticare le cose... così impari ad arrangiarti e devi inventare- appena giri l'angolo delle scale. Tra l'altro questo freddo non aiuta per niente, infatti la prima cosa che ho reso con me è stata la pelliccia, che non si sa mai.
arrivato, mi son sistemato e, subito, ho fatto quello che faccio sempre quando vado in un posto nuovo. MANGIO. niente di che, un po' di cereali e una carota -che voglia avrei di un biscotto!!- ma mi piace mangiare. Per me il pasto, l'azione e il contenuto sono ciò che ci fa animali. movimenti mai imparati, ma da sempre perfetti che mi riconciliano con tutto. C'è chi mi dice che non sono divertenti le cene, i pasti, il cibo...vabbeh io sto bene in quei momenti e star bene per me è divertente. Non deve esserlo per tutti, ma però provate a pensarci, quanti momenti avete vissuto mangiando?

dopo cena ho fatto un giro veloce per ambientarmi. mi sembrava di passare tra tante mani, amiche, mani sconosciute, grandi, lunghe, morbide, fragili, nodose senza capire bene chi o cosa stessero facendo. forse sognavo. ma l'odore che più mi piace sono sicuro di averlo annusato e lì ero sveglio. per qualche minuto soltanto. era forte, quasi familiare come con una sciarpa nera al collo. quello non l'ho sognato perchè ho sentito anche la bocca calda e fredda per il ferro.
mi son disteso a letto con la mia coperta, calda come la lana della pecora. pecora, la chiamo.

Di sicuro i nuovi vicini fanno casino. Non so, forse c'era una festa, volevo anche fare un salto, magari imbucarmi e conoscere qualcuno, ma ero stanco. i traslochi stancano.
svegliato bene, al caldo. Oltre ad aver fatto tardi i vicini non devono aver dormito tanto. questa mattina alle sette erano già svegli. io un po' meno, anche perchè mi è sembrato di sentire il mio odore preferito. il solito. strano, ho guardato subito fuori dalla mia stanza, ma nel sonno ho visto solo due calzini grigi, di lana, che veloci sparivano nel buio. con loro anche l'odore.
Che altro...ah già i vicini questa mattina sulle scale mi hanno invitato per cena... domani vi racconterò.

Ho fatto anche un'altro incontro...ma vi dirò meglio anche di questo.

Nessun commento:

Posta un commento