domenica 9 maggio 2010

Roy Lewis - Il più grande uomo scimmia del Pleistocene

Musica - pearl jam - do the evolution (ascolta, ma sopratutto curati il video)

Terry Pratchett, nella prefazione, dice:
...questo è diventato un libro di culto. Ma non preoccupatevi. Ciò significa solo che è capitato in mano alla gente non grazie a  una massiccia pubblicità, ma per una felice combinazione, dando a ciascuno la calda, squisita sensazione di essere il solo a conoscerlo. In altre parole, è un buon libro di culto.
..e credo proprio di trovarmi in pieno accordo con lo scrittore. Nel suo piccolo, come direbbe Al (vedi, Gli amici del bar Margherita, 2009), è un gran bel libro, geniale per la trama, in cui vede l'uomo scimmia cosciente della necessità di evolversi, pur non avendo idea di come fare. La storia è molto semplice e ricca di richiami scientifici che magari qualcuno più formato dal punto di vista biologico evolutivo coglierà sicuramente meglio. Anyway, è davvero piacevole seguire gli spostamenti di questa famigliola di ominidi alle prese con la discesa dagli alberi e la conquista del fuoco senza una vera e propria presa di coscienza ma con il sentore che in effetti stanno andando dalla parte giusta per migliorare la loro qualità di vita e migliorarsi come specie. Da leggere!

- I tempi sono cambiati - disse papà. - O piuttosto, non sono cambiati, e questo è il guaio. Siamo più indietro di quanto credessi. Attardarsi come se fossimo contemporanei dello Hipparion non serve a niente. Non funziona. A questo modo, la specie ristagnerebbe, e sarebbe fatale. Abbiamo il fuoco, ma non siamo capaci di farlo; sappiamo procurarci la carne, ma passiamo metà del nostro tempo a masticarla; abbiamo le lance, ma la loro gittata non supera i 70 metri (...) No, no, figlioli miei; culturalmente siamo poco più evoluti del Pithecanthropus erectus, il quale, credete a me, ha il destino segnato. -

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