lunedì 30 agosto 2010

Kary Mullis - Ballando nudi nel campo della mente

Musica - fastball - the way (ascolta mentre leggi)

Che non sia uno scrittore lo ammette pure lui..
Quando stavamo già insieme da un po', ed era ormai evidente che io ero uno scienziato, la mia terza moglie, Cynthia, mi confessò che aveva sempre desiderato sposare uno scrittore. La sera mi leggeva Agatha Christie e ad un certo punto rinunciai per un po' alla scienza per dedicarmi alla scrittura. In un primo tempo ne ricavai un racconto, un assegno di 120 dollari da una rivista che si chiamava "Medical Dimensions" e un impiego in un ristorante. Andò a finire che tornai a fare lo scienziato e vinsi il premio Nobel.
Premio Nobel per l'introduzione nella biologia della Polimerase Chain Reaction (PCR per gli addetti ai lavori - tecnica senza la quale in un laboratorio di biologia molecolare non si può neanche scoreggiare), Kary Mullis butta giù una via di mezzo fra una biografia e una raccolta di riflessioni personali in cui non solo descrive il suo atteggiamento negli anni cruciali della sua carriera scientifica, ma affronta anche temi quali l'astrologia, il sistema di assegnazione dei fondi, gli enti nazionali e internazionali e il meccanismo che ci sta dietro, l'eccessivo allarmismo nei confronti del cambiamento climatico in corso.

Il libro in se non è spettacolare, ne' particolarmente illuminante - uno può pensare che un saggio/biografia di un premio Nobel sia quanto meno inspiring..beh, non necessariamente, o quanto meno non in questo caso. Nevertheless, è una biografia piacevole, con spunti interessanti, anche se a volte un po' controcorrente, come la discutibile apertura nei confronti dell'astrologia. Riporto con piacere questo passaggio di una sua filippica contro gli psicologi che mi ha fatto alquanto divertire:

(...) Ma nessuno è tanto rimbambito da sperare di ottenere da uno "psica" anche solo un barlume di salute mentale. Se sei fortunato e scegli bene, magari non ti ammazzerai proprio quell'anno, ma nessuno si aspetta una cura miracolosa per qualcuno che patisce di  una sofferenza emotiva cronica. In altre parole, la psicologia è praticata da un branco di incompetenti profumatamente pagati (...)

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